Per tanti anni e su tante riviste si è scritto sui punti vitali del cinghiale, facendo un elenco di organi vitali e uno di organi meno vitali, indicando, nel caso venissero attinti i primi un crollo istantaneo del cinghiale, e nel secondo una fuga più o meno breve, ma quasi mai si parla delle grandi ossa, colpendo le quali si favorisce sempre il crollo dell’animali dovuto alla rottura della struttura portante. Se colpito al cuore o al polmone, il cinghiale potrà percorrere anche molta strada, ma con le due scapole frantumate, oppure i due femori anteriori o posteriori rotti, non potrà fare neppure un metro. Non sempre si presta attenzione al fatto che a noi sta a cuore bloccare il cinghiale sul posto, non necessariamente ucciderlo sul posto. Mi è capitato di leggere qualche scritto di PH africani che avevano l’abitudine di tirare ai bufali, mirando a rompere le due scapole, e se lo fanno loro c’è da crederci che sia questa la vera via maestra.
Di seguito riporto diverse sagome di cinghiale con differenti prospettive. Ho indicato con il rosso la parte dell’animale che, se attinta, genera sempre e comunque lo stop istantaneo del cinghiale, mentre con il verde il punto dove tirerei se avessi l’occasione di un tiro mirato e non bruciante. Teniamo presente che utilizzando palle e calibri non adeguati la “zona rossa” andrà via via riducendosi, poiché ben difficilmente riusciremo a rompere le ossa grosse e dure, o riusciremo a raggiungere gli organi in profondità. In buona sostanza ricordate che le dimensioni delle aree vitali, variano di molto in rapporto ai calibri utilizzati.
Nella caccia in battuta palle tipo Rws TIG, Hornady SST, Nosler Ballistic Tip, sono il male assoluto, poiché troppo spesso esse generano ferite vaste e superficiali, ma poco invalidanti.
Questo mio scritto vuole, oltre a togliere un po’ di confusione al neofita, essere un invito per tutti ad utilizzare palle dalla struttura robusta e dal peso sostenuto, poiché soltanto esse potranno attraversare l’animale in tutta la lunghezza e rompere le ossa piccole o grosse che incontreranno, bloccando sul posto il selvatico ed evitando brucianti delusioni al tiratore.
per contattare l’autore alfredo.capozzi@hotmail.it
. . . Ma allora qual’è la palla ideale per un tiro che varia da 10-15 m. e che non superi la distanza di 100-150m con un calibro 30.06?
Ciao Michele,
nel 30.06 ho avuto molte soddisfazioni dalla palla Hornady RN 220 grani, una palla che ha un comportamento molto equilibrato, sia nei tiri brucianti, che in quelli un po’ lunghi (ho tirato max a 120 metri), e su esemplari di diversa mole.
Ci sono poi le RWS TUG o KS con pesi da 180 grani in su, oppure le barnes TSX.
puo’ darsi ma se il cinghiale colpito non supera i 20 kg avrei dubbi in proposito…….la passata e’ sempre in agguato
Salve. Cosa ne pensi delle sierra 220 grani RN cal. 30.06?
ciao Roberto,
le sierra 220 RN non sono male, ma le Hornady 220 RN sono nettamente superiori.
Alfredo
pBuongiorno Alfredo, pratico la caccia di selezione in F.V.G., in una riserva il cui territorio ricade interamente sul carso goriziano. Tra due giorni la tanto attesa apertura della caccia al cinghiale e capriolo, vista la tua competenza e l’ interessantissimo articolo che hai scritto, vorrei farti una domanda, su una nuova palla che mi appresto ad adoperare
con l’ imminente apertura su entrambi gli ungulati:
Barnes MRX Boattail cal. 308, grains 150, i tiri sul cinghiale come sul capriolo avvengono sempre a fermo, si tira da altana, le distanze vanno x il primo dai 20 ai 60 mt., per il secondo al massimo sui 150 mt. .
Ho trovato molto interessante l’ elenco delle parti vitali del cinghiale che hai indicato, effettivamente anch’io seguo la linea della zampa anteriore e mi fermo a metà torace, con buoni risultati di stop sul posto. Ma quando la palla attinge l’ animale anche pochi centimetri dietro questa linea immaginaria, la fuga arriva anche ad un centinaio di metri!! Mio figlio spara sempre dietro l’ occhio, lo stop è istantaneo e non si rovina l’ animale, ma io purtroppo non me la sento vista la ridotta superfice vitale di quella parte dell’ animale. Ti ringrazio dell’ eventuale risposta……… sai nonostante siano 35 anni che vado a caccia, non si ipmara mai abbastanza. ciao da Antonio
ciao Antonio, le MRX boat tail sono ottime palle, anche se per lavorare BENE necessitano di velocità d’impatto molto elevate, che purtroppo il 308 riesce ad erogare solo nei tiri corti, puoi ovviare a questo inconveniente con un buon piazzamento del colpo.
Volevo aggiungere che, è la prima volta che uso palle monolitiiche!! Ciao
Ciao.Volevo sapere cosa ne pensate delle palle barnes tsx monolitiche da 250 grani (non so se ho scritto giusto il peso)caricate sul 9.3X62?Ho la sensazione che queste palle siano poco inclini a deformarsi e fare passata a selvatico (parlando sempre del 9.3×62).Ringrazio anticipatamente per qualsiasi eventuale risposta.
le tsx 250 necessitano di velocità di impatto molto molto elevate, quindi è bene usarle nei tiri a breve e brevissima distanza, e se ricarichi, è bene massimizzare le dosi, per poter spuntare la Vo più elevata possibile.
Se proprio ami le monolitiche, prendi le chimera 220 rn, sono più morbide delle tsx 250, si affungano di più, ed essendo più leggere, ti permetteranno di sfruttare meglio il fattore velocità
Ciao
Alfredo
Ti ringrazio Alfredo.
volevo chidere un consiglio …ho una benelli 3006 canna 56 1/11 quale polvere e quale palla ? grazie chiedo scusa non so navigare su internet
ottimi risultati te li dà la Vihtavuori 140 con palla 180 e 220 grani.