Feeds:
Articoli
Commenti

Posts Tagged ‘lead free’

2 evogreen b b

Verro di  80 kg tirato a 3/4 frontali a circa 30 metri. Dopo aver incassato una RWS Evo Green 184 grs 9,3×62 è crollato sul colpo, per poi rialzarsi dopo pochi secondi e riprendere il cammino, abbattuto da una seconda RWS EvoGreen 184 tirata quasi frontalmente ed entrata nel collo.

 

evogreen + ks 2 b

Scrofa di circa 50 kg, sparata a 30 metri al traverso con una RWS EvoGreen 184 grs 9,3×62 . Visibile dalla foto il punto di entrata del proiettile, l’animale non ha minimante accusato il proiettile, ed è stato poi abbattuto da un colpo di RWS KS 247 .

20160123_130755 b

Foro di uscita della RWS Evo Green 184 grs sulla scrofa di 50 kg .

20160128_145614

Velocità inziale “teorica” 880 m/s, nella foto seguente troverete la foto reale del display del cronografo

20151230_145238

Velocità a 3 metri dalla bocca di una RWS EvoGreen 184 grs 9,3×62 , sparata con Browning Zenith

evogreen

20160128_145749_HDR

Il costo di queste munizioni purtroppo scoraggia i volenterosi a sperimentare, è per questo che ho pubblicato tutto ciò. La RWS  EVOGREEN 184 grani calibro 9,3×62 purtroppo non è la migliore scelta possibile nella caccia al cinghiale in battuta, con tiri a selvatici carichi di adrenalina e colpi non sempre ben piazzati. Sicuramente ci sono altre tipologie di caccia ed altri selvatici in cui questa munizione sicuramente sarà eccellente, ma purtroppo nei miei test sul cinghiale in battuta ha palesato troppi limiti. A me piace, e credo che nella caccia in battuta sia una priorità, una munizione che riesca a perdonare eventuali errori di mira, specialmente con un calibro vigoroso come il 9,3×62 . Non oso pensare ai “fallimenti” che con calibri inferiori possono ancor più evidenziare la non vocazione della RWS EVOGREEN per la caccia in battuta.

Per contattare l’autore alfredo.capozzi@hotmail.it

 

 

 

Read Full Post »

P1020364

Sempre più spesso ci sono province che prevedono l’uso esclusivo delle munizioni senza piombo per la caccia a palla. Fino a qualche mese fa, al discorso “senza piombo” si poteva rispondere solo con le monolitiche, prime tra tutte (in ogni senso) le Barnes X bullet, per passare poi alle Lapua Naturalis, le Sologne GPA, le Fip Sauvestre, ed in ultimo (in ogni senso) le Chimera Bullets. A tutte queste monolitiche, ed al tema SENZA PIOMBO, la Brenneke ha risposto in una maniera geniale, presentando una palla con una camiciatura esterna classica, in questo caso tombaco, e con un nucleo interno di stagno e non più in piombo. La Brenneke Tug Nature di cui discutiamo adesso, ha la stessa forma, e lunghezza della trazionale ed apprezzatissima TUG, ma differisce oltre che nel materiae del nucleo, anche nel peso. Si è passati dai 293 grani ai 220 grani nel calibro 9,3 mm, e da 180 a 132 nel calibro .308 . Le Brenneke TUG Nature sono disponibili al momento solo per questi due calibri come componenti da ricarica, e per i calibri 308 -30.06 – 300 wm -9.3×62 e 9.3×74 R come munizioni commerciali.

I vantaggi che questa palla senza piombo offre rispetto alle monolitiche sono molteplici, innanzitutto lavora bene anche a velocità relatiamente basse, cosa che non fanno le palle in rame che per garantire abbattimenti decenti richiedono velocità inziali elevatissime, ha una struttura esterna elastica, riducendo così le pressioni in canna, ed in termini di balistica terminale, lavora come una palla tradizionale, espandendosi, deflgrando, ma nel contempo mantenendo una adeguata massa residua, con tutti i vantaggi del caso che tutti conosciamo qualora non si colpiscano perfettamente i punti vitali.

Gli abbattimenti conseguiti con la Brenneke TUG Nature 22o grani nel calibro 9.3×62 ci hanno dato indicazione di una palla che lavora SEMPRE BENE, vale a dire che è costante nelle prestazioni, sia su prede corpose, che su prede più esili, sia impattando su tessuti duri, che impattando su parti molli. Al pari della “vecchia” TUG in piombo, anche la versione NATURE tende a spezzarsi in due nell’attraversare il selvatico colpito, generando due fori di uscita, generalmente disomogenei come forma. Il foro di entrata è poco più grosso del calibro, per via del bordo tranciante di cui è munita la palla. L’espansione all’impatto è feroce, ma mai incontrollata.

Considerando le elevatissime velocità d’impatto, ci sarebbe da pensare che la BRENNEKE TUG NATURE è una palla particolarmente “cattiva” con la spoglia del selvatico, ma così non è, ci troveremo quasi sempre di fronte ad una chiazza di sangue aggrumito dl diametro di 8/10 centimetri, sia intorno al foro di entrata che a quello di di uscita. Discorso diverso vale per gli organi interni, che qualora interessati dal transito della palla, tendono letteralmente ad “esplodere”.

In conclusione dico che,  per chi giocoforza deve avvelersi delle palle “lead free” per insidiare il cinghiale,troverà in queste palle della BRENNEKE il migliore alleato possibile. Nel campo del senza piombo, con ogni probabilità, queste TUG NATURE rappresenteranno da ora in avanti il benchmark.

Le Brenneke Tug Nature 220 grani utilizzate da  me per questa stagione venatoria sono state spinte nel calibro 9.3×62 da 59 grani di polvere IMR4895, ottendo Vo di poco inferiori agli 800 m/s nella canna da 50 di una Merkel SR1. Passando ad una polvere più vivace, tipo la IMR 4064 di sicuro otterremo Vo nettamente superiori agli 800 m/s

Cinghiale di circa 70 kg abbattuto con Brenneke Tug 220 calibro 9.3x62

Cinghiale di circa 70 kg abbattuto con Brenneke Tug 220 calibro 9.3×62

Foro di entrata di una Tug  Nature 220 visto dall'esterno

Foro di entrata di una Tug Nature 220 visto dall’esterno

Foro di entrata di una Tug Nature 220  visto dall'interno

Foro di entrata di una Tug Nature 220 visto dall’interno

Il doppio foro di uscita di una Tug Nature 220 visto dall'interno

Il doppio foro di uscita di una Tug Nature 220 visto dall’interno

Foro di uscita di una Tug Nature 220 vista dall'esterno

Foro di uscita di una Tug Nature 220 vista dall’esterno

tug-grafik

per contattare l’autore:  alfredo.capozzi@hotmail.it

Read Full Post »