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Posts Tagged ‘3×62’

 

 

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La Sauer 303 è ad oggi la migliore semiautomatica presente sul mercato, qualità e peculiarità costruttive la mettono diversi gradini più in alto rispetto a tutto il resto che il mercato offre.  La bindella da battuta, il caricatore monofilare, la sciina integrata Isi Mount, la canna con diametro robusto, lo scatto, la sicura, sono tutti dettagli che analizzandoli confermano la superiorità del progetto Sauer. Naturalmente il costo della SAUER 303 va a doppiare il prezzo di tutto quanto la concorrenza offre, e se è certo che la qualità assoluta dell’arma giustifica il prezzo, c’è da dire che forse per l’impiego rude che ne fa il cinghialaio italiano questa arma rischia di essere superflua.

Alfredo Capozzi

 

 

 

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Foto di Alessio Taschini gentilmente concesse a noi di “Esperienze Dirette di Caccia al Cinghiale”

La Lapua Forex è una palla round nose con la sola porzione anteriore in piombo, il fondo palla presenta una fresatura di alleggerimento, e la metà inferiore della palla è di diametro inferiore, con dei singoli anelli che tengono la palla al diametro standard. All’impatto la palla affunga facilmente richiudendosi su se stessa e tornando quasi al diametro originale, e perdendo la totalità del piombo nello sfregamento lungo il tramite di ferita. A mio giudizio non è da preferire in quelle occasioni in cui non si è certi di piazzare bene il colpo, poiché l’effetto shock è abbastanza ridotto, sia per la sezione e aspetto della palla espansa, sia per la mancanza di un effetto granata al momento dell’impatto.

Alfredo Capozzi

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Dopo aver proposto per diversi anni una cartuccia 9,3×62 della linea Supreme con palla Nosler Partition 286, la Winchester ha negli ultimi anni virato su un differente munizionamento. La linea è la super diffusa e sperimentata Super X, la palla è una soft point senza piombo esposto, denominata Power Point, una linea di  palle che rappresenta tra i cinghialai un vero must. Da un controllo personale, credo che nella fattispecie si tratta di una palla Hornady Spire Point, e non di una “vera e propria” Power Point.

La palla presente un solco di crimpaggio e delle micro incisioni sulla porzione apicale dell’ogiva per agevolare l’espansione, che almeno dai primi test “a secco” è risultato essere estremamente veloce. Durante la stagione che volge a cominciare, avremo modo di testare la cartuccia sul campo, così che la presente recensione sarà sicuramente più completa.

Il bossolo è originale Winchester, la cartuccia finita misura 80 mm, e la palla è affondata fino a metà del solco di crimpaggio.

La mia grande perplessità su questa cartuccia è data dalla velocità iniziale, che è risultata troppo bassa. Sparando con una Browning Long Track Tracker con canna da 47 cm, abbiamo ottenuto Vo di 640 ms, mentre con una Zenith con canna da 51 abbiamo avuto 660 m/s.    Per completezza dico che con cartucce originali Norma (Plastic Point 286), e Fiocchi (Soft Point 286) la velocità in entrambi i casi, con carabina Zenith è stata 705 m/s.

Inutile dire che il 9,3×62 ha le radici del suo successo nel famoso e forse a volte troppo banalizzato discorso del “lento e pesante”, ma queste Winchester Power Point hanno performance velocitarie troppo inferiori allo standard.

Per contattare l’autore      alfredo.capozzi@hotmail.it

 

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La Norma Plastic Point è una cartuccia molto diffusa ed apprezzata dai cinghialai spagnoli e francesi, in Italia purtroppo non riscute il successo che merita,  ma è sicuramente una delle munizioni più valide per la caccia al cinghiale in battuta, in tutti i calibri in cui è offerta.

Nel 9,3×62 e 74R viene offerta nella granitura da 286, e solo in caricamento originale.

Nel .308 ,  .30-06 ,  300WM  è disponibile da 180 grani.

La Plastic Point è una soft point senza piombo esposto, alla punta è posizionato un puntalino in plastica, che ha colori differenti a seconda del calibro. Essa è una soluzione eccellente per l’utilizzo nelle carabine semiautomatiche, poichè grazie alla punta così congegnata  si evitano ammaccature e schiacciamenti nella porzione apicale  della palla favorendo un riarmo sempre impeccabile

La lunghezza della cartuccia è 82 mm, e viene caricata con 56,6 grani di polvere.

A breve integrerò l’articolo con la prova cronografica, ed a fine stagione con una recensione approfondita dopo l’impiego a caccia

 

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Norma Plastic Point 9,3×62 286 grani scaricata. 56,6 grani di polvere

la Plastic Point grazie al puntalino in plastica è una soluzione eccellente per l'utilizzo nelle carabine semiautomatiche. La punta in plastica evita ammaccature e schiacciamenti, e  favorendo un riarmo sempre impeccabile.

 

 

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Norma Plastic Point scaricata

 

 

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Sui calibri da impiegare nella caccia al cinghiale si è scritto e si è letto  tanto. Tante verità e tante favole, uomini che forti del loro unico abbatimento o di quello di qualche trisavolo si spingono a dare consigli ed a pontificare, su ciò che basta e su ciò che avanza per insidiare il nostro amico irsuto.

Addirittura qualche sedicente esperto, sazio dei cinghialotti maremmani, che sono pressochè dei pesi welter, si spinge a consigliare anche per i cinghiali carpatici ciò che l’aggrada nella caccia svolta sotto casa sua, dimenticando che i suidi carpatici sono   pesi massimi, e che anche qui in Italia è sempre più frequente imbattersi in cinghiali che superano i 150 kg.

Ed allora eccomi qui a scrivere qualcosa che  permetta al lettore di poter avere un raffronto visivo, pratico e concreto tra il calibro più diffuso nella caccia al cinghiale vale a dire il .30-06 e quello più efficace vale a dire il 9,3×62.

Per questo articolo ho preso in considerazione la palla Woodleigh Weldcore PP nel  peso medio di ogni calibro, quindi 180 grani per il .30-06 considerando che il range dei pesi disponibili va da 150 a 220 grani, e 250 grani per il 9,3×62 considerando un range che va da 220 a 286 grani.

Ecco adesso il confronto “numerico” tra i due calibri.

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In conclusione, chi preferisce il “veloce” perchè ha letto che quello che uccide è la velocità (che a mio avviso è pura eresia),  si renderà facilmente conto che la velocità dei due calibri in oggetto è la stessa, chi invece preferisce il “pesante”, con il 9,3×62 avrà un 40% circa di peso del proiettile in più.

Infine diamo uno sguardo all’energia cinetica, che a parità di velocità iniziale e tipologia di palla, evidenzia con esattezza la differenza tra i due impianti balistici. E su questo valore il 9,3×62 ha il 35% in più di potenza rispetto al .30-06

In seguito le foto, per porter avere un confronto “visivo”.

Non c’è altro da aggiungere, poichè la superiorità del 9,3×62  sul .30-06 è palese.

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.30-06 — 9,3×62

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.30-06 — 9,3×62

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.30-06 — 9,3×62

 

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peso residuo della Woodleigh Weldocre PP .30-06 180 grani

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Peso residuo della Woodleigh Weldcore 9,3×62 250 grani

 

Scrivo due righe sulla palla Woodleigh Weldcore PP , che a mio avviso è quanto di più versatile e completo possa esserci tra le munizioni da caccia, non a caso è la munizione più diffusa tra i safaristi.  La WWPP è una palla soft point con nucleo saldato  senza piombo esposto, con la peculiarità di espandersi in maniera costante in bersagli di qualsiasi dimensione e consistenza, conservando dopo il transito intracorpore una forma a petali ed oltre l’ 80% del peso iniziale, altro grande pregio di questa palla è il rispetto della spoglia,  genera delle ferita pulite, senza emorragie o esplosioni capillari.

Per contattare l’autore   alfredo.capozzi@hotmail.it

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Verro di  80 kg tirato a 3/4 frontali a circa 30 metri. Dopo aver incassato una RWS Evo Green 184 grs 9,3×62 è crollato sul colpo, per poi rialzarsi dopo pochi secondi e riprendere il cammino, abbattuto da una seconda RWS EvoGreen 184 tirata quasi frontalmente ed entrata nel collo.

 

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Scrofa di circa 50 kg, sparata a 30 metri al traverso con una RWS EvoGreen 184 grs 9,3×62 . Visibile dalla foto il punto di entrata del proiettile, l’animale non ha minimante accusato il proiettile, ed è stato poi abbattuto da un colpo di RWS KS 247 .

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Foro di uscita della RWS Evo Green 184 grs sulla scrofa di 50 kg .

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Velocità inziale “teorica” 880 m/s, nella foto seguente troverete la foto reale del display del cronografo

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Velocità a 3 metri dalla bocca di una RWS EvoGreen 184 grs 9,3×62 , sparata con Browning Zenith

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Il costo di queste munizioni purtroppo scoraggia i volenterosi a sperimentare, è per questo che ho pubblicato tutto ciò. La RWS  EVOGREEN 184 grani calibro 9,3×62 purtroppo non è la migliore scelta possibile nella caccia al cinghiale in battuta, con tiri a selvatici carichi di adrenalina e colpi non sempre ben piazzati. Sicuramente ci sono altre tipologie di caccia ed altri selvatici in cui questa munizione sicuramente sarà eccellente, ma purtroppo nei miei test sul cinghiale in battuta ha palesato troppi limiti. A me piace, e credo che nella caccia in battuta sia una priorità, una munizione che riesca a perdonare eventuali errori di mira, specialmente con un calibro vigoroso come il 9,3×62 . Non oso pensare ai “fallimenti” che con calibri inferiori possono ancor più evidenziare la non vocazione della RWS EVOGREEN per la caccia in battuta.

Per contattare l’autore alfredo.capozzi@hotmail.it

 

 

 

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La LEICA  irrompe sul mercato dei cannocchiali da puntamento e lo fa nel migliore modo possibile, vale a dire proponendo un prodotto che diventa il punto di riferimento per tutti gli altri costruttori.
Il Leica Magnus 1-6,3×24 è l’ottica da battuta con il maggiore campo visivo (43,2 metri), e con il maggiore range di ingrandimenti (6,3), il tutto abbinato ad un peso (570 grammi) ed un ingombro in linea con tutti gli altri cannocchiali di fascia elevata .
Dando uno sguardo al sito Esperienze Dirette di Caccia al Cinghiale potrete facilmente notare che le ottiche TOP sono state tutte testate e recensite da me, e non ho problemi, o timori di smentita ad affermare che ad oggi il Leica Magnus 1-6,3×24 è il MIGLIORE cannocchiale per la caccia in battuta al cinghiale.
La scelta dei reticoli è ampia, e per completezza inserisco il link ufficiale della Leica, personalmente ho trovato fantastico il 4A, a differenza di molti altri costruttori, la Leica propone un reticolo 4A con le linee molto sottili, ottendo un mix molto valido sia in termini di velocità di acquisione, sia di un reticolo poco coprente per i tiri più meditati.

Il sistema di illuminazione è a dir poco eccellente. Una nota di merito va data alla Leica per la scelta di posizionare la terza torretta sull’oculare e non in corrispondenza delle torrette per la regolazione di alzo e deriva,   questo permetterà una più ampia scelta del tipo di attacco,  perchè con diversi tipi di attacco monopezzo, spesso l’azione di una delle due levette di sgancio viene resa difficoltosa se non impossibile dalla vicinanza della torretta di illuminazione.
L’interruttore girevole va a gestire tre diverse modalità operative, vale a dire OFF, funzionamento diurno e funzionamento notturno, in entrambi i funzionamenti è possibile selezionare 30 diversi livelli di intensità. Basterà premere sul lato sinistro dell’intettuttore per diminuire l’intensità o sul destro per aumentarla, con una semplice pressione si modifica di un livello, mantenendo premuto la modifica sarà continua. Il reticolo ha un sistema di spegnimento automatico, che entra in azione quando l’ottica è inclinata di oltre 80° verso l’alto, oppure 65° verso il basso, quando l’ottica resta ferma per più di tre minuti, e quando viene ruotata su un lato di oltre 45°
L’impiego a caccia è favoloso, la presa di mira è veloce, mirare con questo cannocchiale è davvero facile e piacevole, e l’ampiezza del fattore zoom (6,3) permette di sfruttare l’ottica in ogni circostanza della nostra cacciata. Chi oltre ad insidiare i nostri cinghiali, fa qualche capatina all’estero, con questo Leica Magnus avrà un eccellente compagno di caccia che potrà essere utilizzato con massima soddisfazione anche nella caccia all’aspetto, ed eventualmente notturna.
In conclusione dopo aver provato già lo Swarovsky Z6i, lo Zeiss Victory, lo S&B Zenith , dico che il Leica Magnus è due gradini sopra a tutti gli altri cannocchiali, e poco conta se i concorrenti sono i “mostri sacri” delle ottiche da caccia, questo LEICA MAGNUS oggi è il leader indiscusso.

Per contattare l’autore:    alfredo.capozzi@hotmail.it

link utili:

http://www.forestitalia.com

http://it.leica-camera.com/Sport-Optics/Cannocchiali-da-puntamento/Leica-Magnus/Reticoli

http://it.leica-camera.com/Sport-Optics/Cannocchiali-da-puntamento/Leica-Magnus/Gamma

 

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il reticolo 4a del Leica Magnus 1-6.3x24

il reticolo 4a del Leica Magnus 1-6.3×24

 

i reticoli disponibili per il Leica Magnus 1-6.3x24

i reticoli disponibili per il Leica Magnus 1-6.3×24

 

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