La prima impressione che trasmette quest’arma, è la “cattiveria”, ha un aspetto filante, ma con la sua livrea nera, ha un qualcosa di marziale, ed il cinghialaio non potrebbe cercare di meglio, poiché specie nelle poste del folto del bosco, quando i cinghiali giungono di gran carriera, e si sentono gli spari delle poste vicine, sembra davvero di essere in “guerra”.
Questa comfortec ha la canna da 56 cm, e la cosa potrebbe far pensare ad un’arma troppo pesante in punta, ma così non è, questa semiautomatica ha un bilanciamento perfetto, fantastico. Le dimensioni della pistola del calcio, e dell’astina, sono indovinate, e riescono davvero a far sentire i cacciatore un tutt’uno con l’arma; con tutte le regolazioni possibili, è quasi banale dire che quest’arma ce la si può fare su misura, poiché si può regolare, piega, vantaggio, e lunghezza del calcio (così come nella verisone in legno), ma vi è inoltre la possibilità di scegliere tra tre diverse altezze di guancialino.
Il sexy appeal di quest’arma sta però nella calciatura con tecnologia COMFORTECH, a chi è abitutato a smanettare con calibri vigorosi, questa calciatura apparirà di sicuro un’ancora di salvataggio. Sparando e risparando, colpi singoli o colpi ripetuti in rapida successione, si ha modo di apprezzare due cose, la poca tendenza all’impennamento, e la possibilità di gestire l’arma senza sofferenze e batticuore. Ma vi è comunque una notevole dose di rinculo che si deposita sulla spalla, in pratica chi compra quest’arma non deve credere di trovare un rinculo avvertibile come semplice spinta verso dietro, ma deve prepararsi a ricevere una vera botta secca, ma il tutto sarà così lineare che il doppiare e triplicare il colpo sarà semplicissimo. E ripeto, l’impennamento è davvero su livelli contenutissimi.
Lo scatto di questa Comfortech è preceduto da una sostanziosa precorsa a vuoto, lo sgancio sembra quasi nascosto dalla precorsa stessa, ma avviene in maniera estremamente fluida, scongiurando in maniera assoluta il rischio del colpo di dito.
Corre voce che l’Argo in 9,3×62 ha problemi di inceppamento, è per questo che durante le prove, abbiamo sottoposto l’arma a veri e propri tour de force, con un vasto e variegato assortimento di munizioni, e per l’esattezza RWS KS, RWS HMANTEL, RWS TUG, e diverse ricariche, con dosì soft e dose toste, con palle leggere, pesanti, spitzer e flat nose. MAI un inceppamento, o un riarmo affannoso.
Come ho già avuto modo di far notare nel precente articolo riguradante l’Argo 30-06, le voci di malfunzionamenti delle ARGO si sentono solo in determinati luoghi, e solo in certe armerie, ma il terreno di caccia e le prove pratiche, smascherano sempre queste sciocche e pretestuose dicerìe.
La precisione è in linea con le attese e con le concorrenti, anche in questo caso, così come nella Argo 30,06 , non ho notato i vantaggi che la tecnologia criogenica dovrebbe dare in termini di ristrezza di rosate dopo numerose serie di colpi.
Conclusioni:
la Comfortech 9,3×62 è oggi davvero la migliore soluzione per insidiare il cinghiale. E’ potente, bella, si impugna benissimo, è leggera, ed ha un rinculo/impennamento poco significativo. In attesa di nuove proposte, ad oggi non vi è un’altra semiautomatica capace di unire tante caratteristiche positive tutte insieme.
Cliccando sul video successivo, potrete vedere una filata di tre colpi, in rapida successione. Per trasparenza, ed onore di cronaca, riferisco che le munizioni utilizzate sono delle Lapua Mega 286 grani, ricaricate, con una Vo di 685 m/s.
per contattare l’autore alfredo.capozzi@hotmail.it
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