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Posts Tagged ‘cannocchiale cinghiale’

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La LEICA  irrompe sul mercato dei cannocchiali da puntamento e lo fa nel migliore modo possibile, vale a dire proponendo un prodotto che diventa il punto di riferimento per tutti gli altri costruttori.
Il Leica Magnus 1-6,3×24 è l’ottica da battuta con il maggiore campo visivo (43,2 metri), e con il maggiore range di ingrandimenti (6,3), il tutto abbinato ad un peso (570 grammi) ed un ingombro in linea con tutti gli altri cannocchiali di fascia elevata .
Dando uno sguardo al sito Esperienze Dirette di Caccia al Cinghiale potrete facilmente notare che le ottiche TOP sono state tutte testate e recensite da me, e non ho problemi, o timori di smentita ad affermare che ad oggi il Leica Magnus 1-6,3×24 è il MIGLIORE cannocchiale per la caccia in battuta al cinghiale.
La scelta dei reticoli è ampia, e per completezza inserisco il link ufficiale della Leica, personalmente ho trovato fantastico il 4A, a differenza di molti altri costruttori, la Leica propone un reticolo 4A con le linee molto sottili, ottendo un mix molto valido sia in termini di velocità di acquisione, sia di un reticolo poco coprente per i tiri più meditati.

Il sistema di illuminazione è a dir poco eccellente. Una nota di merito va data alla Leica per la scelta di posizionare la terza torretta sull’oculare e non in corrispondenza delle torrette per la regolazione di alzo e deriva,   questo permetterà una più ampia scelta del tipo di attacco,  perchè con diversi tipi di attacco monopezzo, spesso l’azione di una delle due levette di sgancio viene resa difficoltosa se non impossibile dalla vicinanza della torretta di illuminazione.
L’interruttore girevole va a gestire tre diverse modalità operative, vale a dire OFF, funzionamento diurno e funzionamento notturno, in entrambi i funzionamenti è possibile selezionare 30 diversi livelli di intensità. Basterà premere sul lato sinistro dell’intettuttore per diminuire l’intensità o sul destro per aumentarla, con una semplice pressione si modifica di un livello, mantenendo premuto la modifica sarà continua. Il reticolo ha un sistema di spegnimento automatico, che entra in azione quando l’ottica è inclinata di oltre 80° verso l’alto, oppure 65° verso il basso, quando l’ottica resta ferma per più di tre minuti, e quando viene ruotata su un lato di oltre 45°
L’impiego a caccia è favoloso, la presa di mira è veloce, mirare con questo cannocchiale è davvero facile e piacevole, e l’ampiezza del fattore zoom (6,3) permette di sfruttare l’ottica in ogni circostanza della nostra cacciata. Chi oltre ad insidiare i nostri cinghiali, fa qualche capatina all’estero, con questo Leica Magnus avrà un eccellente compagno di caccia che potrà essere utilizzato con massima soddisfazione anche nella caccia all’aspetto, ed eventualmente notturna.
In conclusione dopo aver provato già lo Swarovsky Z6i, lo Zeiss Victory, lo S&B Zenith , dico che il Leica Magnus è due gradini sopra a tutti gli altri cannocchiali, e poco conta se i concorrenti sono i “mostri sacri” delle ottiche da caccia, questo LEICA MAGNUS oggi è il leader indiscusso.

Per contattare l’autore:    alfredo.capozzi@hotmail.it

link utili:

http://www.forestitalia.com

http://it.leica-camera.com/Sport-Optics/Cannocchiali-da-puntamento/Leica-Magnus/Reticoli

http://it.leica-camera.com/Sport-Optics/Cannocchiali-da-puntamento/Leica-Magnus/Gamma

 

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il reticolo 4a del Leica Magnus 1-6.3x24

il reticolo 4a del Leica Magnus 1-6.3×24

 

i reticoli disponibili per il Leica Magnus 1-6.3x24

i reticoli disponibili per il Leica Magnus 1-6.3×24

 

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la prima cosa che colpisce dell’Aimpoint Micro h1 è la dimensione, davvero piccola, pardon … micro.

Va fissato sulla carabina mediante una sciina weaver. Montato sull’arma il Micro H1 non va per nulla a turbare l’estetica della carabina che lo “ospita”, né tantomeno il peso, poichè pesa solo 100 grammi (circa).

Come reticolo vi è un semplice Dot rosso, un semplice puntino, ma come mi è già stato possibile ribadire, credo che il “semplice puntino” sia quanto di meglio possa desiderare il cinghialaio impegnato in battuta. Vi sono 12 differenti livelli di intensità,  c’è da dire che la dimensione del puntino” risente un po’ troppo dell’incremento della luminosità. Fino ai livelli 5/6 la dimensione del dot è davvero fantastica, coprendo pochissimo la preda anche a distanze prossime agli 80/100 metri, ma aumentando il valore purtroppo il dot diventa troppo coprente e quindi poco fruibile per i tiri lunghi. Personalmente l’ho trovato particolarmente valido con i livelli 7/8, situazione in cui il dot risalta davvero istantaneamente all’occhio.

L’alimentazione del congegno è affidata ad una batteria di 3 Volt tipo CR2032, l’azienda costruttrice dichiara una durata della batteria di 50,000 ore a livello 8 di regolazione. Non ci è stato possibile confutare tale informazione, ci sarebbero serviti oltre seimila giorni di caccia …

Le regolazioni di alzo e deriva si effettuano mediante due rotelline poste sul lato destro e sul lato superiore, sistema molto semplice e preciso.

Provando a mirare con il Micro H1, risaltano due sensazioni diametralmente opposte da loro. Se miriamo con un solo occhio aperto, la sensazione sarà di un disposititvo striminzito, con un campo visivio piccolo, poco piacevole da usare, quasi fastidioso; mirando ad occhi aperti sarà come entrare in un’altra dimensione, e posso affermare che tra i tanti punti rossi provati, il MICRO H-1 è quello che meglio aiuta ad andare in  mira con entrambi gli occhi aperti.

Conclusioni.

L’aimpoint micro h1 è un dispositivo di qualità, che costa molto, ma vale altrettanto, l’unico imperativo per poterne beneficiare a pieno, è di mirare con entrambi gli occhi aperti, così facendo il dot rosso andrà per magìa dove volete voi, e si avrà una visuale panoramica.

per contattare l’autore:  alfredo.capozzi@hotmail.it

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Dopo aver provato lo Swaro Z6i, mi è sembrato opportuno provare il suo più valido concorrente, lo Zeiss Victory 1,1-4×24 T*. Di questa ottica la prima cosa che si apprezza è la robustezza, davvero sembra indistruttibile e come da tradizione tedesca questa ottica non ha fronzoli, solo tanta sostanza.

Il campo visivo è ampio 36 metri e la lente è davvero nitida, per quanto priva di campana si potrebbe anche tentare proficuamente un impiego crepuscolare. Come reticolo c’è un semplice dot, una soluzione ideale per i tiri brucianti, ma ancor più valida quando ci tocca di fare i conti con tiri lunghi, in questi casi si apprezza molto la sua dimensione, poiché l’animale viene coperto in minima parte e si ha sempre la  precisa percezione di dove finirà il colpo.

L’accensione del reticolo avviene tirando verso l’esterno la terza torretta del cannocchiale, e ruotando questa torretta in senso orario si incrementa la luminosità del puntino, viceversa la luminosità diminuirà fino allo spegnimento. Con l’ottica spenta il dot è comunque visibile.

Altro grande vantaggio di questo Zeiss è il trattamento LotuTec, un trattamento che imita la foglia di loto, permettendo all’acqua di scorrere via dalle lenti, senza lasciare alcuna traccia , facilitando inoltre le operazioni di pulizia.

In conclusione dico che chi acquista questo cannocchiale dovrà tirare fuori tanti soldini, ma avrà tra le mani davvero un prodotto al top, un qualcosa di ideale per insidiare il nostro amico cinghiale. Un’ ottica da battuta alla quale davvero non si può chiedere nulla di più.

Il reticolo Dot copre 20 cm a 100 con ingrandimento 1,1 e 5 cm a 100 metri con ingrandimento.

Ottica Zeiss Victory su attacchi MAK. Un abbinamento imbattibile

Ottica Zeiss Victory su attacchi MAK. Un abbinamento imbattibile

per contattare l’autore    alfredo.capozzi@hotmail.it

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