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Posts Tagged ‘cannocchiale da battuta’

Dopo aver portato una ventata di entusiasmo nel mondo dei red dot da caccia con il Tempus Asph, la Leica ha deciso di apportare
a quel meraviglioso puntatore una serie di migliorie per renderlo PERFETTO.
Ci è riuscita? Dopo aver visto, testato e torturato il Leica Tempus 2 posso dire che ci è riuscita. Ad oggi il nuovo Tempus è senza dubbio
il punto di riferimento nei sistemi di puntamento per la caccia in battuta.
Il dot è da 2,5 moa misura perfetta sia per i tiri lunghi e quindi più meditati, che per i tiri brucianti, il quadrante ha la stessa forma
della versione precedente, con un telaio sottilissimo, che ci permette di vedere TUTTO, sia dentro che intorno, la precisione dei click in sede
di taratura è stata talmente netta da far arrossire anche uno Swarovsky Z8 che ho tarato nella stessa circostanza. Rispetto alla versione precedente
il dot appare molto più rotondo e con meno sfrangiature. A livello di robustezza , ero già totalmente soddisfatto
della precedente versione, dato che in 3 stagioni intense non mi aveva mai dato fenomeni di spostamenti involontari del punto di impatto, su questa
versione Tempus 2, la Leica dichiara che il Red Dot è stato ulteriormente irrobustito nella resistenza agli urti.
Eccellente anche la visione in controluce, senza alcun riverbero rosso intorno al dot o ai margini della lente.
La qualità del vetro è altissima in perfetta linea con gli standard Leica, permettendo una visione limpida e senza aberrazioni in ogni angolo del puntatore.

I pulsanti per la regolazione della intensità del dot sono stati irrobustiti e resi sporgenti, facilmente utilizzabili anche con i guanti.
La durata della batteria è stata aumentata di moltissimo circa 5 volte in più rispetto alla versione predecente, e adesso c’è una funzione di
spegnimento intelligente, in buona sostanza il Leica Tempus 2 è in grado di riconoscere se l’arma è in posizione di riposo oppure no,
e quindi si spegne da solo, per poi riaccendersi in automatico in una frazione di secondo, non appena percepisce il movimento dell’arma.

Assolutamente trascurabile il fenomeno del parallasse, come già evidenziato a mezzo di foto tecniche nel mio precedente articolo.
A mio avviso il fenomeno del parallasse è ininfluente non solo sul Leica Tempus 2, ma anche sugli altri modelli di open dot. Il
parallasse è una argomentazione che tirano fuori i “tubisti” vale a dire gli adepti dei sistemi di puntamento a tubo, che mal digeriscono l’ormai
non arginabile spopolare degli open dot.
Sento e leggo troppo spesso che quei piccoli tubi avendo una derivazione militare, sono migliori a prescindere, ma in anni ed anni di prove, e chi mi legge
dal 2008 sa quanto sono meticoloso nei test e nelle recensioni MAI, in nessuna circostanza di caccia o al poligono ho avuto percezione della
superiorità dei sistemi a tubo, al contrario in tantissime circostanze, soprattutto nelle poste strette o sui cinghiali da ribattere con i cani tutti intorno
il vantaggio dei sistemi di mira “aperti” è ASSOLUTO.
Perchè comprare questo red dot LEICA TEMPUS 2? perchè ad oggi è l’alleato ideale anche del cinghialaio più esigente, tutti gli altri dot
concorrono per il secondo posto. Da non dimenticare che grazie alle molteplici tipologie di attacchi Contessa è possibile abbinare il LEICA Tempus 2
alla propria arma come se fosse un vestito cucito su misura.

a cura di Alfredo Capozzi

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La LEICA  irrompe sul mercato dei cannocchiali da puntamento e lo fa nel migliore modo possibile, vale a dire proponendo un prodotto che diventa il punto di riferimento per tutti gli altri costruttori.
Il Leica Magnus 1-6,3×24 è l’ottica da battuta con il maggiore campo visivo (43,2 metri), e con il maggiore range di ingrandimenti (6,3), il tutto abbinato ad un peso (570 grammi) ed un ingombro in linea con tutti gli altri cannocchiali di fascia elevata .
Dando uno sguardo al sito Esperienze Dirette di Caccia al Cinghiale potrete facilmente notare che le ottiche TOP sono state tutte testate e recensite da me, e non ho problemi, o timori di smentita ad affermare che ad oggi il Leica Magnus 1-6,3×24 è il MIGLIORE cannocchiale per la caccia in battuta al cinghiale.
La scelta dei reticoli è ampia, e per completezza inserisco il link ufficiale della Leica, personalmente ho trovato fantastico il 4A, a differenza di molti altri costruttori, la Leica propone un reticolo 4A con le linee molto sottili, ottendo un mix molto valido sia in termini di velocità di acquisione, sia di un reticolo poco coprente per i tiri più meditati.

Il sistema di illuminazione è a dir poco eccellente. Una nota di merito va data alla Leica per la scelta di posizionare la terza torretta sull’oculare e non in corrispondenza delle torrette per la regolazione di alzo e deriva,   questo permetterà una più ampia scelta del tipo di attacco,  perchè con diversi tipi di attacco monopezzo, spesso l’azione di una delle due levette di sgancio viene resa difficoltosa se non impossibile dalla vicinanza della torretta di illuminazione.
L’interruttore girevole va a gestire tre diverse modalità operative, vale a dire OFF, funzionamento diurno e funzionamento notturno, in entrambi i funzionamenti è possibile selezionare 30 diversi livelli di intensità. Basterà premere sul lato sinistro dell’intettuttore per diminuire l’intensità o sul destro per aumentarla, con una semplice pressione si modifica di un livello, mantenendo premuto la modifica sarà continua. Il reticolo ha un sistema di spegnimento automatico, che entra in azione quando l’ottica è inclinata di oltre 80° verso l’alto, oppure 65° verso il basso, quando l’ottica resta ferma per più di tre minuti, e quando viene ruotata su un lato di oltre 45°
L’impiego a caccia è favoloso, la presa di mira è veloce, mirare con questo cannocchiale è davvero facile e piacevole, e l’ampiezza del fattore zoom (6,3) permette di sfruttare l’ottica in ogni circostanza della nostra cacciata. Chi oltre ad insidiare i nostri cinghiali, fa qualche capatina all’estero, con questo Leica Magnus avrà un eccellente compagno di caccia che potrà essere utilizzato con massima soddisfazione anche nella caccia all’aspetto, ed eventualmente notturna.
In conclusione dopo aver provato già lo Swarovsky Z6i, lo Zeiss Victory, lo S&B Zenith , dico che il Leica Magnus è due gradini sopra a tutti gli altri cannocchiali, e poco conta se i concorrenti sono i “mostri sacri” delle ottiche da caccia, questo LEICA MAGNUS oggi è il leader indiscusso.

Per contattare l’autore:    alfredo.capozzi@hotmail.it

link utili:

http://www.forestitalia.com

http://it.leica-camera.com/Sport-Optics/Cannocchiali-da-puntamento/Leica-Magnus/Reticoli

http://it.leica-camera.com/Sport-Optics/Cannocchiali-da-puntamento/Leica-Magnus/Gamma

 

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il reticolo 4a del Leica Magnus 1-6.3x24

il reticolo 4a del Leica Magnus 1-6.3×24

 

i reticoli disponibili per il Leica Magnus 1-6.3x24

i reticoli disponibili per il Leica Magnus 1-6.3×24

 

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 Dopo aver provato lo Swarowsky Z6i, e lo Zeiss Victory, mi è stato possibile  testare in maniera intensa il loro unico “rivale” lo Schmidt &Bender Zenith 1.1-4×24. Di questa ottica la cosa che colpisce è l’aspetto solido, e la finitura estetica di qualità eccellente

Il campo visivo  è di 36 metri ad ingrandimento minimo, e 9,8 metri a 4x.

Il livello di trasparenza della lente è davvero di qualità assoluta, a mio parere superiore (e non di poco) anche ripetto allo Swarovsky Z6 ed allo Zeiss Victori testati in precendenza. Come reticolo l’ottica oggetto di questo articolo aveva il FD 2, un reticolo poco conosciuto, ma validissimo per  la caccia in battuta e per i tiri ad animali in corsa. Sono disponibili anche i reticoli FD0 (un solo puntino centrale), FD7 (il classico german 4 illuminato), FD9 (il classico circle dot.). Ed altri tre reticoli per la versione non illuminata.

L’illuminazione del reticolo ha 11 differenti livelli di intensità, ed offre la possibilità di scelta tra funzione diurna e notturna.

Ruotando la terza torretta del cannocchiale in senso orario potremo incrementare l’intensità del reticolo, passando dalla posizione 1 fino alla 6 per la funzione “notte”, e dalla 7 fino alla 11 per la funzione “giorno”. Il reticolo sarà spento nella posizione Zero, ed in una posizone intermedia posta tra il livello 6 ed il livello 7.

Il coperchietto della torretta laterale destra ha una sede interna  per ospitare una batteria di ricambio, la classica CR2032.

L’ottica S&B Zenith ha un’ottimo dispositivo che permette di controllare visivamente il livello di escursione del reticolo, indicando  una zona verde, entro la quale il reticolo lavora in posizione ottimale, ed una zona rossa che evidenzia il posizionamento del reticolo ai limiti dell’escursione.

Quest’ottica è disponibile sia nella versione tradizionale con tubo da 30 mm, che nella versione con scina inferiore denominata “S&B convex rail”. Non mi sento di dire se è preferibile l’una o l’altra, di sicuro la seconda versione è esteticamente più appagante, ma richiede una abilità di montaggio superiore, così come sarà bene scegliere con oculatezza il sistema di montaggio, per evitare che l’ottica risulti essere troppo alta rispetto all’asse della canna, ottimo in tal caso il Mak Pivot a 2 pezzi, ed il monopezzo Innomount.

Conclusioni.

Questo cannocchiale è “il re della macchia”, ottica di valore assoluto, eccellente nei tiri brucianti, eccellente nei tiri lunghi, solido come la roccia, a mio avviso superiore nettamente anche ai più blasonati Swaro Z6i e Zeiss Victory. Il prezzo si assesta ai livelli massimi del mercato, ma si può star certi  che i soldi spesi per acquistare uno Schidt&Bender Zenith, sono soldi spesi bene.

reticoli disponibili per l’ottica S&B Zenith 1.1-4×24

verro di 145 kg abbattuto con Merkel Sr1 9,3×62 palle RWS KS 247, ed ottica S&B Zenith

Per contattare l’autore  alfredo.capozzi@hotmail.it

http://www.schmidtundbender.de/en/products/hunting/zenith-11-4×24.html

http://www.schmidtundbender.de/en/products/hunting/zenith-11-4×24.html

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